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La sorpresa di Madakaripura!

E' sorprendente che una delle cascate più belle di Giava rimanga per lo più sconosciuta: un’oretta di viaggio da Cemoro Lawang vi catapulterà in un scorcio di Java molto particolare!



Una gola profonda e tortuosa con un ruscello di colore rosso, una cortina d'acqua da attraversare, con i suoi 200 m di altezza, Madakaripura è la cascata più alta di Giava e la seconda più alta dell'Indonesia. La strada per la cascata primaria si snoda attraverso un profondo canale con un ruscello sul fondo e molta acqua proveniente dall'alto. Le pareti su entrambi i lati sono ricoperte da una vegetazione umida. Qua e là, le piccole grotte, che assomigliano agli strapiombi rocciosi, sono nascoste dietro a rivoli e ruscelli. E' un regno d'acqua, che scorre, gocciola, cade, cade, è sospesa nell'aria, pervade ogni centimetro cubo. Preparatevi ad inzupparvi completamente! Secondo un'antica poesia giavanese, la terra intorno a Madakaripura fu donata dal re a Gajah Mada, un leggendario comandante militare e saggio. Si ritiene che Gajah Mada abbia usato la cascata come luogo di meditazione preferito ed è qui che ha raggiunto muksha, la libertà dall'illusione mondana e l'eternità in un luogo di morte. Il luogo è considerato sacro dai credenti kejawen (indoanimismo giavanese): nelle date propizie qui si svolgono veglie notturne e riti di preghiera.

La cascata è molto popolare tra i turisti locali, ma per gli stranieri sono ancora uno spettacolo insolito. Alcune bancarelle di cibo e caffè costeggiano il sentiero che porta alla cascata dall'ingresso. Una volta entrati nel burrone, ci si bagna veramente tanto: dovrete letteralmente camminare attraverso l'acqua per 100-200 m, a seconda della stagione. Lungo il percorso sono di solito venduti i cappottini di plastica sottili, se non volete portare l’attrezzatura impermeabile in valigia. Da evitare durante la stagione delle piogge, quando la corrente del ruscello diventa troppo potente per guadare, e può diventare impossibile raggiungere la cascata principale.

Sono una piacevole e sorprendente pausa nel viaggio verso o al rientro del Monte Bromo. Per goderle al meglio è importante ricordare: - si tratta di un trekking poco impegnativo - ci si può bagnare anche parecchio portarsi un cambio di abiti (c’è un piccolo ristoro con bagni annessi dove ci si può cambiare) - c’è un piccolo tragitto prima di arrivare all’inizio del percorso di trekking che viene fatto in motorino, si viene “scarrozzati” da simpatici ragazzi del posto - il percorso può essere un po’ scivoloso, fondamentali scarpe impermeabili e un k-way - evitare di portare fotocamere o videocamere. Consigliamo la Gopro.


Via alle cascate!


Buon viaggio!

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